Novità
POESIA
Questo volume è la prima raccolta poetica di Marcello Maloberti. Le celebri frasi dell’artista, conosciute come “Martellate”, si presentano ora come atti poetici. Maloberti mette in atto una scrittura della voce affrontando tematiche legato al sacro, al mistico e al divino, che si susseguono in una continua ricerca dell’alto. La parola visita il lettore, trasportandolo in una costante sospensione dal reale. Le poesie, come frasi oscure in una continua ricerca di senso e significato, irrompono sulla pagina bianca come orizzonti, in un alternarsi di umori e registri formali differenti. Il volume, in lingua italiana e francese, riporta le traduzioni di Jean-Paul Manganaro.
Storie di vino
Viaggio tra i grandi vitigni del nostro paese
In nessun altro luogo al mondo esiste una biodiversità viticola così vasta come quella del nostro paese: oltre mille vitigni autoctoni, con molti altri che stanno tornando alla luce grazie al lavoro appassionato di viticoltori innamorati della propria terra. Nebbiolo, montepulciano, sangiovese, glera, barbera, trebbiano, pignoletto, malvasia… Per molto tempo questa ricchezza è stata considerata un problema: negli anni dell’agricoltura industriale, dell’enologia standardizzata e delle classifiche si cercavano varietà “internazionali” valide per ogni clima e ogni mercato. Eppure, da qualche tempo qualcosa è cambiato. È cresciuta la voglia di scoprire ciò che rende un vino unico e irripetibile. Perché ogni vitigno racconta un luogo meglio di qualsiasi guida turistica, ricordandoci che l’enologia italiana non si è costruita attorno a pochi modelli dominanti, ma su infinite varianti locali, custodite da generazioni di contadini anonimi. Di fronte ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali, disporre di una base genetica ampia significa poter scegliere, sperimentare. Significa anche difendere un modello culturale, perché un vino nasce dalla terra, dalle parole che usiamo per descriverlo. Questo viaggio attraverso le vigne d’Italia lascia un’impressione profonda: la grandezza del vino italiano sta nella sua molteplicità. Ogni collina, ogni valle, ogni isola ha dato vita a una voce diversa. Ogni bottiglia è non solo vino, ma atto di resistenza culturale. E allora il nostro compito non è solo bere o produrre vino, ma ricordare i nomi. Perché ogni vite ha un nome. E ogni nome è una storia da raccontare.
The Wonders of Italy
In 2025 we celebrate a century of excellence of the Istituto della Enciclopedia Italiana with a work entitled The Wonders of Italy. This volume showcases the photographic work of Massimo Listri and invites us on an unforgettable journey through Italy’s most fascinating palaces and gardens, symbols of beauty, culture, and history. The Wonders of Italy is not just a book, but a true visual journey across the architectural and artistic wonders that define our country. The text by the Institute’s director, Massimo Bray, and the introduction by Professor Luciano Canfora guide readers through this captivating voyage, retracing the history of the Treccani Encyclopedia over the past hundred years and offering a historical and cultural framework that enriches the visual experience, while celebrating Treccani’s invaluable contribution to Italian and international culture. The Wonders of Italy is a tribute to a century of knowledge and beauty—an opus that, with its elegant format and breathtaking images, seeks to inspire and move all those who love Italy and wish to discover its marvels.
ITALIA MERAVIGLIOSA
Nel 2025 celebriamo un secolo di eccellenza dell’Istituto della Enciclopedia Italiana con un’opera dal titolo Italia Meravigliosa. Il volume presenta il lavoro fotografico di Massimo Listri e ci invita a un viaggio indimenticabile attraverso i palazzi e i giardini più affascinanti d’Italia, simboli di bellezza, cultura e storia. Italia Meravigliosa non è solo un libro, ma un vero e proprio percorso visivo che attraversa le meraviglie architettoniche e artistiche che caratterizzano il nostro Paese. Il testo del direttore dell’Istituto Massimo Bray e l’introduzione del professor Luciano Canfora accompagnano chi legge in questo affascinante viaggio, ripercorrendo le vicende dell’Enciclopedia Treccani negli ultimi cento anni e offrendo un contesto storico e culturale che arricchisce l’esperienza visiva, celebrando il contributo inestimabile di Treccani alla cultura italiana e internazionale. Italia Meravigliosa è un omaggio a un secolo di sapere e bellezza, un’opera che, con il suo formato elegante e le sue immagini mozzafiato, si propone di ispirare e commuovere tutti coloro che amano l’Italia e desiderano scoprire le sue meraviglie.
Ambiente e Società
Quale pianeta per le future generazioni?
I cambiamenti ambientali causati dall’attività umana hanno raggiunto livelli tali da compromettere la fruibilità delle risorse naturali da parte delle future generazioni. L’aumento della popolazione mondiale, l’uso di macchine e il consumo di beni e servizi prodotti da filiere alimentari e industriali hanno contribuito a far superare alla nostra impronta ecologica la soglia di sostenibilità. Poiché non è prevista una riduzione della popolazione mondiale e non è proponibile la rinuncia al benessere, dobbiamo intervenire orientando le nostre attività entro limiti di sostenibilità stabiliti sulla base di solide conoscenze scientifiche. Per farlo, è essenziale comprendere i processi ambientali. Questo volume offre un’introduzione ai loro meccanismi, mostrando come essi influenzino la nostra quotidianità; non pretende di coprire esaustivamente il sapere attuale sul tema, derivato dalla sinergia di discipline diverse – fisica, geologia, chimica, biologia, medicina, antropologia, scienze sociali e giuridiche –, si limita piuttosto a fornire una selezione dei temi ritenuti rilevanti. I contributi raccolti, provenienti da ambiti diversi, illustrano i principali strumenti di contenimento e di rigenerazione: la tecnologia, che, spesso vista come causa dei problemi ambientali, è anche l’unica via per risolverli; una corretta narrazione del problema ambientale; e una svolta nel pensiero con cui l’umanità si relaziona con l’ambiente. Il cambiamento di mentalità è cruciale: solo una presa di coscienza dei vantaggi di una gestione collettiva dei beni ambientali, capace di motivare la collaborazione piuttosto che la competizione, può consentire azioni globali efficaci per la mitigazione e la sostenibilità.
EROI
Consapevolezza e impresa nel mito classico
Che cosa avevano in comune Achille, Enea, Paride, Elena, Cassandra, Menelao, Patroclo, Ulisse, Nausicaa, Circe, Edipo, Giocasta, Antigone, Prometeo, Dafne e Orfeo? Erano tutti eroi, ma in un senso che abbiamo ormai dimenticato: noi oggi riconosciamo gli isolati atti di grande coraggio, singole azioni che il più delle volte conducono al sacrificio o addirittura alla morte. Insomma, valutiamo il gesto in base al rischio che comporta e non alla vocazione di chi lo compie. Da questo punto di vista, riteniamo eroe chi – soprattutto se non era suo compito farlo – si tuffa in mare per salvare qualcuno in difficoltà o interviene a difesa di una persona che sta subendo un’aggressione o un grave torto, rischiando in prima persona. Ma a ben guardare il mito sembra dirci un’altra cosa: al di là di quale sia l’impresa, prima di tutto l’eroe è colui che la sa compiere, che riesce ad arrivare alla fine. In questo senso, un esempio tra i molti potrebbe essere quello di Ercole, non tanto per la straordinarietà delle sue fatiche ma proprio perché le sostiene, tutte e dodici, con perseveranza, fino all’ultimo. Non è dunque la sfida a essere di per sé eroica, ma la consapevolezza con cui la si affronta, che sola porta al compimento della propria esistenza. Per illustrare questo “ritorno alle origini” del concetto di eroe Giovanni Nucci si avvale di alcuni esempi tratti dai principali testi della letteratura antica che trattano di miti: l’Iliade, l’Odissea, le tragedie greche, le Metamorfosi di Ovidio.
Giovanni Paolo II
L’uomo, Il Papa, Il Santo
Il volume nasce in occasione della mostra allestita a Castel Sant’Angelo e dedicata a San Giovanni Paolo II, raccontato attraverso l’obiettivo di Gianni Giansanti, uno dei più importanti fotoreporter italiani. Grazie a oltre vent’anni di reportage, il libro restituisce la figura di Karol Wojtyła nei suoi molteplici aspetti: l’uomo semplice, il pontefice protagonista di eventi epocali come la caduta del Muro di Berlino, e il santo che ha segnato profondamente la storia spirituale e politica del Novecento. Le immagini si intrecciano con saggi critici, testimonianze e documenti che guidano il lettore in un percorso visivo e spirituale. Ne emerge il ritratto di un papa che ha saputo parlare con un linguaggio universale fatto di gesti, prossimità e coraggio, e di un fotografo capace di trasformare ogni scatto in memoria storica e racconto poetico. Il catalogo non è solo un omaggio alla santità di Giovanni Paolo II, ma anche alla sensibilità artistica di Giansanti, che ha saputo coglierne lo sguardo, i gesti e la presenza carismatica, restituendo un viaggio nella memoria e un invito a riscoprire i valori universali di pace, dignità e dialogo tra i popoli.
Javier Marín
Materiae
Il volume Javier Marín. Materiae è dedicato all’omonima mostra, ospitata al Museo Nazionale Romano. Il catalogo esplora quarant’anni di ricerca artistica in cui lo scultore messicano indaga il rapporto tra materia, tecnica e forma, fondendo riferimenti al barocco, al manierismo e all’arte contemporanea. Attraverso testi critici di studiosi e curatori, il libro mette in luce il processo creativo dell’artista, dalla lavorazione di materiali tradizionali –terracotta, bronzo, marmo, legno – alla sperimentazione con resine, semi e polimeri, con tecnologie digitali e intelligenza artificiale, trasformando errori e incidenti tecnici in parte integrante delle sue opere. Il cuore del progetto sta nella riflessione sull’energia della materia e sul ruolo dell’essere umano nell’Antropocene: le sculture di Javier Marín, spesso frammentate, sofferenti o monumentali, rimandano tanto alla tragedia del corpo quanto alla gioia della bellezza sublime. Il libro è un viaggio nell’atelier dell’artista, dove la creazione diventa un processo aperto, collettivo e dialogico, capace di mettere in relazione passato e presente, tradizione e innovazione, corporeità e spiritualità.
Una ragione di più per andare all’inferno
Vedere, Pasolini
Non è un mistero che l’ispirazione di Pasolini fosse molto legata alle immagini dell’arte, almeno quanto alla tradizione letteraria. Ma la quasi totalità degli studi si è finora dedicata al suo rapporto col repertorio della grande pittura rinascimentale e manierista, trascurando quello controverso che ebbe con l’arte del suo tempo. Soprattutto nella sua ultima stagione, nei mesi convulsi che precedettero la tragica morte, è evidente l’attrazione – contraddittoria e combattuta – per le sperimentazioni di pittori, cineasti e fotografi dell’avanguardia: tanto avversata nelle prese di posizione pubbliche quanto presente, sia pure in modo tormentato, nel segreto dell’officina. Senza questo reagente non si capirebbero (e spesso non si sono capite) opere come Salò e Petrolio – la cui edizione più recente ha restaurato, almeno “virtualmente”, l’apparato di immagini che avrebbe dovuto accompagnare il “misterioso” romanzo lasciato doppiamente incompiuto nel novembre del 1975. Andrea Cortellessa, da sempre interessato alle avanguardie e al rapporto fra letteratura e immagini, prende in esame l’opera di Pasolini partendo dal consumo che della sua icona fa la cultura del nostro tempo e, retrocedendo come in un procedimento indiziario, risale al cuore di tenebra della biografia dell’autore e della storia del Novecento.
PENSARE BENE
Un’ecologia dei media per il XXI secolo
Come scegliamo fonti di informazioni e opinioni attendibili per farci un’idea della realtà in cui viviamo? I media di cui ci serviamo ogni giorno sono davvero adeguati a dar conto di come stanno le cose? Quelli di gran lunga più utilizzati non sono affatto progettati per offrire una rappresentazione fedele della realtà, ma per catturare il nostro tempo e la nostra attenzione in modo da monitorare comportamenti, raccogliere dati e costruire un efficiente sistema propagandistico, economico e politico, favorendo la polarizzazione, dissuadendo dall’impegno, frenando le aggregazioni che potrebbero alimentare contropoteri. In una mediasfera di questo tipo, governata da poche centrali di potere, appiattita su pregiudizi, inquinata da violenza e paura, è difficile pensare bene. Ma questo non vuole essere l’ennesimo libro sul panorama dei media nel xxi secolo. E neppure un saggio di filosofia del pensiero. È un’esplorazione del futuro possibile, un contributo a un ipotetico movimento culturale per un’ecologia della conoscenza in un ambiente mediatico a dir poco controverso. Perché non si pensa bene se si è informati male. Lo sviluppo dell’attuale forma di economia digitale, realizzato con una strategia di innovazioni disattenta alla qualità delle relazioni, ha generato esiti culturali evidentemente negativi, dei quali è tempo che la società si faccia carico, ripensando il sistema dei media in modo da renderlo compatibile con gli obiettivi democratici, ponendo fine al senso di ineluttabilità diffuso.





