EROI
EROI

Giovanni Nucci

EROI

Consapevolezza e impresa nel mito classico




Che cosa avevano in comune Achille, Enea, Paride, Elena, Cassandra, Menelao, Patroclo, Ulisse, Nausicaa, Circe, Edipo, Giocasta, Antigone, Prometeo, Dafne e Orfeo? Erano tutti eroi, ma in un senso che abbiamo ormai dimenticato: noi oggi riconosciamo gli isolati atti di grande coraggio, singole azioni che il più delle volte conducono al sacrificio o addirittura alla morte. Insomma, valutiamo il gesto in base al rischio che comporta e non alla vocazione di chi lo compie. Da questo punto di vista, riteniamo eroe chi – soprattutto se non era suo compito farlo – si tuffa in mare per salvare qualcuno in difficoltà o interviene a difesa di una persona che sta subendo un’aggressione o un grave torto, rischiando in prima persona. Ma a ben guardare il mito sembra dirci un’altra cosa: al di là di quale sia l’impresa, prima di tutto l’eroe è colui che la sa compiere, che riesce ad arrivare alla fine. In questo senso, un esempio tra i molti potrebbe essere quello di Ercole, non tanto per la straordinarietà delle sue fatiche ma proprio perché le sostiene, tutte e dodici, con perseveranza, fino all’ultimo. Non è dunque la sfida a essere di per sé eroica, ma la consapevolezza con cui la si affronta, che sola porta al compimento della propria esistenza. Per illustrare questo “ritorno alle origini” del concetto di eroe Giovanni Nucci si avvale di alcuni esempi tratti dai principali testi della letteratura antica che trattano di miti: l’Iliade, l’Odissea, le tragedie greche, le Metamorfosi di Ovidio.

Che cosa avevano in comune Achille, Enea, Paride, Elena, Cassandra, Menelao, Patroclo, Ulisse, Nausicaa, Circe, Edipo, Giocasta, Antigone, Prometeo, Dafne e Orfeo? Erano tutti eroi, ma in un senso che abbiamo ormai dimenticato: noi oggi riconosciamo gli isolati atti di grande coraggio, singole azioni che il più delle volte conducono al sacrificio o addirittura alla morte. Insomma, valutiamo il gesto in base al rischio che comporta e non alla vocazione di chi lo compie. Da questo punto di vista, riteniamo eroe chi – soprattutto se non era suo compito farlo – si tuffa in mare per salvare qualcuno in difficoltà o interviene a difesa di una persona che sta subendo un’aggressione o un grave torto, rischiando in prima persona. Ma a ben guardare il mito sembra dirci un’altra cosa: al di là di quale sia l’impresa, prima di tutto l’eroe è colui che la sa compiere, che riesce ad arrivare alla fine. In questo senso, un esempio tra i molti potrebbe essere quello di Ercole, non tanto per la straordinarietà delle sue fatiche ma proprio perché le sostiene, tutte e dodici, con perseveranza, fino all’ultimo. Non è dunque la sfida a essere di per sé eroica, ma la consapevolezza con cui la si affronta, che sola porta al compimento della propria esistenza. Per illustrare questo “ritorno alle origini” del concetto di eroe Giovanni Nucci si avvale di alcuni esempi tratti dai principali testi della letteratura antica che trattano di miti: l’Iliade, l’Odissea, le tragedie greche, le Metamorfosi di Ovidio.

Contrai -
Prezzo: € 15,00
Collana: Visioni
In libreria dal: 17/10/2025
ISBN: 9788812013265
Pagine: 144
Dimensioni: 14,5X21
Prezzo: € 9,99
Collana: Visioni
Disponibile dal: 17/10/2025
ISBN: 9788812013272

Gli autori

Giovanni Nucci

Giovanni Nucci è poeta, saggista e autore di narrativa per adulti e ragazzi. Oltre ad aver raccontato e riscritto miti greci e romani, si è occupato di Shakespeare, di Rilke, di spiritualità. Fra i suoi libri più importanti: Ulisse. Il mare color del vino (Edizioni e/o, 2004; Salani, 2013), E due uova molto sode (Italo Svevo, 2016), La storia di tutto. La Bibbia raccontata ai piccoli (Salani, 2017), La differenziazione dell’umido e altre storie politiche (Italo Svevo, 2018), Achille. Il midollo del leone (Salani, 2020), Atlante delle emozioni nel mito (il Saggiatore, 2023), Gli dèi alle sei. L’Iliade all’ora dell’aperitivo (Bompiani, 2023), L’anima in rimessa (L’Altracittà, 2024).

Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre
aggiornato sui libri in uscita