

Pablo Servigne, Gauthier Chapelle, Raphaël Stevens
Un’altra fine del mondo è possibile
Vivere il collasso (e non solo sopravvivere)
Traduzione di: Traduzione di Sandra Bertolini
La situazione critica in cui si trova il pianeta è ormai chiara: i cambiamenti a cui stiamo assistendo a ogni livello (economico, sociale, ambientale) lasciano prefigurare un mondo diverso da come lo conosciamo. Facile quindi lasciarsi attrarre da immaginari distopici e catastrofisti. Ma deve per forza andare così? Dobbiamo davvero accontentarci di sopravvivere e lasciarci sopraffare da questo diluvio di cattive notizie? Servigne, Stevens e Chapelle dimostrano in questo libro che la consapevolezza del crollo della società termoindustriale non esclude la possibilità di proiettare lo sguardo oltre l’orizzonte cupo che ci attende, e indicano un cambiamento di rotta non solo credibile ma necessario.
La situazione critica in cui si trova il pianeta è ormai chiara: i cambiamenti a cui stiamo assistendo a ogni livello (economico, sociale, ambientale) lasciano prefigurare un mondo diverso da come lo conosciamo. Facile quindi lasciarsi attrarre da immaginari distopici e catastrofisti. Ma deve per forza andare così? Dobbiamo davvero accontentarci di sopravvivere e lasciarci sopraffare da questo diluvio di cattive notizie? Servigne, Stevens e Chapelle dimostrano in questo libro che la consapevolezza del crollo della società termoindustriale non esclude la possibilità di proiettare lo sguardo oltre l’orizzonte cupo che ci attende, e indicano un cambiamento di rotta non solo credibile ma necessario.
Gli autori
Pablo Servigne
Pablo Servigne è uno scrittore e conferenziere francese, esperto in transizione ecologica, collassologia e resilienza collettiva.
Raphaël Stevens
Raphaël Stevens è un esperto in resilienza dei sistemi socio-ecologici e co-fondatore della società di consulenza Greenloop.
Gauthier Chapelle
Gauthier Chapelle è ingegnere agronomo, dottore in biologia e consulente dell’Institut Royal des Sciences Naturelles de Belgique.