Guido Favati, Emilio Pasquini
Amore
Introduzione di Ilaria Gaspari
“Amor ch’a nullo amato amar perdona”: chi di noi non conosce, ha sentito o declamato almeno una volta nella sua vita il famoso verso 103 del Canto V dell’Inferno della Divina Commedia, tra i più famosi dell’intera opera e della letteratura italiana in generale? Diventate simbolo per eccellenza dell’amore, quelle parole pronunciate da Francesca da Rimini, alla quale il Canto è quasi interamente dedicato, contengono il senso e l’intrinseca contraddizione di un sentimento che procura gioia incontenibile e allo stesso tempo indicibile dolore, e che il sommo poeta seppe descrivere in modo ineguagliabile. Termine-chiave dello Stilnovo e al centro del lessico dantesco, l’amore viene esplorato dettagliatamente in queste pagine dense nella sua articolata evoluzione e nelle più diverse declinazioni all’interno della produzione di Dante: percorre la Vita nuova, veste i panni della donna gentile-filosofa nel Convivio, esplode in un crescendo espressionistico nelle Rime fino a innestarsi nella Commedia in un contesto di magistrale respiro. Introducono il testo le riflessioni di Ilaria Gaspari, che all’universo sentimentale ha dedicato gran parte della sua produzione.
“Amor ch’a nullo amato amar perdona”: chi di noi non conosce, ha sentito o declamato almeno una volta nella sua vita il famoso verso 103 del Canto V dell’Inferno della Divina Commedia, tra i più famosi dell’intera opera e della letteratura italiana in generale? Diventate simbolo per eccellenza dell’amore, quelle parole pronunciate da Francesca da Rimini, alla quale il Canto è quasi interamente dedicato, contengono il senso e l’intrinseca contraddizione di un sentimento che procura gioia incontenibile e allo stesso tempo indicibile dolore, e che il sommo poeta seppe descrivere in modo ineguagliabile. Termine-chiave dello Stilnovo e al centro del lessico dantesco, l’amore viene esplorato dettagliatamente in queste pagine dense nella sua articolata evoluzione e nelle più diverse declinazioni all’interno della produzione di Dante: percorre la Vita nuova, veste i panni della donna gentile-filosofa nel Convivio, esplode in un crescendo espressionistico nelle Rime fino a innestarsi nella Commedia in un contesto di magistrale respiro. Introducono il testo le riflessioni di Ilaria Gaspari, che all’universo sentimentale ha dedicato gran parte della sua produzione.
Gli autori
Guido Favati (1920-1973) è stato poeta e critico letterario, esperto di lettaratura medievale e soprattutto dantista. Per molti anni docente di Filologia romanza alla Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, è stato ambasciatore della cultura italiana all’estero, in Francia e a Tunisi, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Ha pubblicato articoli su molte riviste letterarie.
Emilio Pasquini
Emilio Pasquini è stato professore emerito all’Università di Bologna, dove ha insegnato a lungo Letteratura italiana. Presidente della Commissione per i testi di lingua e della Società dantesca italiana, è stato membro onorario della Dante Society of America e socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Tra le sue pubblicazioni: Il viaggio di Dante. Storia illustrata della «Commedia» (Laterza, 2021).
Ilaria Gaspari
Ilaria Gaspari ha studiato Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è addottorata all’Università Paris I Panthéon-Sorbonne con una tesi sullo studio delle passioni nel Seicento. Ha pubblicato Etica dell’acquario (Voland, 2015), Ragioni e sentimenti. L’amore preso con Filosofia (Sonzogno, 2018), Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita (Einaudi, 2019), già tradotto in diverse lingue, e Vita segreta delle emozioni (Einaudi, 2021). Collabora con vari giornali e insegna scrittura. Vive tra Roma e Parigi.