Bruno Corà, Aurelio Amendola
EDRA AMENDOLA
Traduzione di: Maurizio Totaro
La collezione Edra dal 1987 a oggi, fotografata da Aurelio Amendola, con un testo dello storico dell’arte Bruno Corà che ricorda come «Le pagine che seguono recano l’esito associato di queste due differenti azioni, distinte dalla professionalità di una originale azienda produttrice di interior decoration e dalla sensibile esperienza di un maestro della fotografia qual è Aurelio Amendola».
La collezione Edra dal 1987 a oggi, fotografata da Aurelio Amendola, con un testo dello storico dell’arte Bruno Corà che ricorda come «Le pagine che seguono recano l’esito associato di queste due differenti azioni, distinte dalla professionalità di una originale azienda produttrice di interior decoration e dalla sensibile esperienza di un maestro della fotografia qual è Aurelio Amendola».
Gli autori
Aurelio Amendola
Nato a Pistoia (19 gennaio 1938), nel corso della sua eccezionale carriera di fotografo d’arte, Aurelio Amendola si dedica intensamente ai temi del contemporaneo, arrivando a raccogliere una vera e propria Galleria di Ritratti dei più celebri maestri del Novecento, sorta di Galleria degli Uomini Illustri di alta epoca, rivisitata con i vessilli dell’attualità: De Chirico, Pomodoro, Schifano, Lichtenstein, Warhol. Grazie alla lunga frequentazione personale con molti di loro (Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis, Pistoletto, Parmiggiani, Paladino, Barni, Ruffi, Mainolfi) realizza innumerevoli monografie corredate dai suoi scatti. Prezioso il sodalizio con Marino Marini e Alberto Burri, indimenticabili compagni di strada e di vita. In parallelo, Amendola si distingue per celebri fotografie sulle sculture del Rinascimento italiano o, più in generale, per quelle dedicate alla tradizione classica, comprendendone intimamente volumetrie, tridimensionalità, contrasti, e offrendo ogni volta un punto di vista dichiaratamente scostato dall’approccio documentaristico: ispirato da una visione tattile, emotiva, sensoriale.