David Kaye
Libertà vigilata
La lotta per il controllo di internet
Traduzione di: Francesco Graziosi
Prefazione di Enrico Pedemonte
Da qualche anno i guru del web stanno mettendo in discussione il dogma secondo cui internet sarebbe il luogo per eccellenza della libertà di espressione e del libero scambio tra le persone. Ma se le cose non stanno più così, qual è il livello di controllo?Forse il nostro approccio cambierebbe se ci rendessimo conto che il web è sempre più il luogo in cui la libertà vigilata e in cui le persone passano molto tempo: in rete la gente si conosce, scambia opinioni, si innamora: dialoga di politica e di sesso allo stesso tempo. David Kaye con Libertà vigilata firma un appassionane reportage, un’indagine informata sui pericoli che la democrazia sta correndo, ma anche un richiamo forte a come trascorriamo la nostra quotidianità affidando dati e pensieri a chi potrebbe farne uso in maniera indiscriminata. Se il nostro presente è sotto controllo, il futuro è già sotto scacco.
Da qualche anno i guru del web stanno mettendo in discussione il dogma secondo cui internet sarebbe il luogo per eccellenza della libertà di espressione e del libero scambio tra le persone. Ma se le cose non stanno più così, qual è il livello di controllo?Forse il nostro approccio cambierebbe se ci rendessimo conto che il web è sempre più il luogo in cui la libertà vigilata e in cui le persone passano molto tempo: in rete la gente si conosce, scambia opinioni, si innamora: dialoga di politica e di sesso allo stesso tempo. David Kaye con Libertà vigilata firma un appassionane reportage, un’indagine informata sui pericoli che la democrazia sta correndo, ma anche un richiamo forte a come trascorriamo la nostra quotidianità affidando dati e pensieri a chi potrebbe farne uso in maniera indiscriminata. Se il nostro presente è sotto controllo, il futuro è già sotto scacco.
Gli autori
David Kaye
David Kaye è docente di Legge alla University of California e collabora con le Nazioni Unite, per le quali ha scritto un’importante ricerca sul diritto di parola e sulla protezione della libertà di opinione. Ha pubblicato articoli su moltissime riviste americane e internazionali. Libertà vigilata è il suo primo libro tradotto in italiano.
Enrico Pedemonte
Enrico Pedemonte (Genova, 1950) ha lavorato al “Secolo XIX”, all’“Espresso” come caporedattore e corrispondente da New York, poi a “la Repubblica” come caporedattore. È stato direttore di “Pagina99″. Esperto di tecnologia e digitale, ha pubblicato: Personal Media (Bollati Boringhieri, 1998), Morte e resurrezione dei giornali (Garzanti, 2010) e il romanzo La seconda vita (Frassinelli 2018).