Testa mano cuore
Testa mano cuore

David Goodhart

Testa mano cuore

la valorizzazione del lavoro nelle società del XXI secolo


Traduzione di: Elisa Dalgo

La pandemia da coronavirus ha rivelato ciò che avremmo dovuto sapere già da tempo: infermieri, operatori sanitari, lavoratori dei supermercati, corrieri, addetti alle pulizie, badanti hanno un ruolo essenziale per la società, che tuttavia non è stato loro fino a oggi riconosciuto, sia in termini di rispetto sia dal punto di vista economico.  A questo esito conduce anche l’approfondita indagine che David Goodhart ha svolto in diversi paesi occidentali, particolarmente ricca di dati e numeri. Goodhart divide il mondo del lavoro in tre categorie: alla prima appartengono le persone che lavorano “con la testa” (lavoro cognitivo), alla seconda quelle che svolgono un’occupazione manuale, alla terza coloro che si avvalgono del “cuore” e dunque operano nel settore della cura.  Di ciascun gruppo considera lo status e l’influenza.  Il risultato? Il lavoro cognitivo è considerato ovunque più “prestigioso”, è meglio retribuito ed è l’obiettivo a cui tende la maggior parte delle università nel formare gli studenti. In poche parole, è diventato il “gold standard” della stima umana, e chi lo svolge modella la società prevalentemente nel proprio interesse e detiene il potere.  Questo squilibrio ha portato alla disaffezione e all’alienazione di milioni di persone che lavorano negli altri due ambiti. David Goodhart rivela la storia finora “indicibile” di questa disparità e illustra le sfide concrete che dovremo affrontare per superarla e vivere in una società sana e democratica.

La pandemia da coronavirus ha rivelato ciò che avremmo dovuto sapere già da tempo: infermieri, operatori sanitari, lavoratori dei supermercati, corrieri, addetti alle pulizie, badanti hanno un ruolo essenziale per la società, che tuttavia non è stato loro fino a oggi riconosciuto, sia in termini di rispetto sia dal punto di vista economico.  A questo esito conduce anche l’approfondita indagine che David Goodhart ha svolto in diversi paesi occidentali, particolarmente ricca di dati e numeri. Goodhart divide il mondo del lavoro in tre categorie: alla prima appartengono le persone che lavorano “con la testa” (lavoro cognitivo), alla seconda quelle che svolgono un’occupazione manuale, alla terza coloro che si avvalgono del “cuore” e dunque operano nel settore della cura.  Di ciascun gruppo considera lo status e l’influenza.  Il risultato? Il lavoro cognitivo è considerato ovunque più “prestigioso”, è meglio retribuito ed è l’obiettivo a cui tende la maggior parte delle università nel formare gli studenti. In poche parole, è diventato il “gold standard” della stima umana, e chi lo svolge modella la società prevalentemente nel proprio interesse e detiene il potere.  Questo squilibrio ha portato alla disaffezione e all’alienazione di milioni di persone che lavorano negli altri due ambiti. David Goodhart rivela la storia finora “indicibile” di questa disparità e illustra le sfide concrete che dovremo affrontare per superarla e vivere in una società sana e democratica.

Contrai -
Prezzo: € 26
Collana: Visioni
In libreria dal: 14/04/2022
ISBN: 9788812009497
Pagine: 449
Dimensioni: 145x210
Prezzo: € 9,99
Collana: Visioni
Disponibile dal: 14/04/2022
ISBN: 9788812009503

Gli autori

David Goodhart

David Goodhart, giornalista e scrittore, è uno degli analisti  politici contemporanei più rinomati e influenti. È stato  per molti anni corrispondente per il “Financial Times”, ha  scritto per “The Guardian”, “The Independent”, “The Times” e ha fondato la rivista “Prospect”. Dirige l’unità Demografia, immigrazione e integrazione del think tank Policy Exchange.  Ha scritto The British Dream: Successes and Failures of Post – war  Immigration (Atlantic Books, 2014) e The Road to Somewhere: The Populist Revolt and the Future of Politics (Penguin Books, 2017).

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