Novità
PENSARE BENE
Un’ecologia dei media per il XXI secolo
Come scegliamo fonti di informazioni e opinioni attendibili per farci un’idea della realtà in cui viviamo? I media di cui ci serviamo ogni giorno sono davvero adeguati a dar conto di come stanno le cose? Quelli di gran lunga più utilizzati non sono affatto progettati per offrire una rappresentazione fedele della realtà, ma per catturare il nostro tempo e la nostra attenzione in modo da monitorare comportamenti, raccogliere dati e costruire un efficiente sistema propagandistico, economico e politico, favorendo la polarizzazione, dissuadendo dall’impegno, frenando le aggregazioni che potrebbero alimentare contropoteri. In una mediasfera di questo tipo, governata da poche centrali di potere, appiattita su pregiudizi, inquinata da violenza e paura, è difficile pensare bene. Ma questo non vuole essere l’ennesimo libro sul panorama dei media nel xxi secolo. E neppure un saggio di filosofia del pensiero. È un’esplorazione del futuro possibile, un contributo a un ipotetico movimento culturale per un’ecologia della conoscenza in un ambiente mediatico a dir poco controverso. Perché non si pensa bene se si è informati male. Lo sviluppo dell’attuale forma di economia digitale, realizzato con una strategia di innovazioni disattenta alla qualità delle relazioni, ha generato esiti culturali evidentemente negativi, dei quali è tempo che la società si faccia carico, ripensando il sistema dei media in modo da renderlo compatibile con gli obiettivi democratici, ponendo fine al senso di ineluttabilità diffuso.
Intelligence
L’intelligence, intesa come raccolta, analisi e utilizzo delle informazioni essenziali per assumere decisioni, allarga gli orizzonti del pensiero e gli spazi del dibattito scientifico e culturale. Oggi può essere considerata una necessità sociale: aiuta le persone a difendersi dalla disinformazione dilagante, vera emergenza del nostro tempo; è utile alle aziende nella competizione sempre più sfrenata imposta dalla globalizzazione; è indispensabile agli Stati per garantire la democrazia, la sicurezza e il benessere dei cittadini. Può allora rappresentare uno strumento cognitivo ed educativo fondamentale per il xxi secolo, da studiare nelle scuole e nelle università, poiché è il terreno dove si vince o si perde la sfida del mondo che verrà.
Dal Terzo Paradiso alla formula della creazione
Dal Terzo Paradiso alla formula della creazione è un volume collettivo che esplora il progetto artistico-filosofico di Michelangelo Pistoletto, noto come Il Terzo Paradiso. Nato nel 2003 e simbolicamente inaugurato nel 2005 con un solco tracciato nella terra dell’isola di San Servolo durante la Biennale di Venezia, Il Terzo Paradiso rappresenta la generatività dell’incontro tra natura (Primo Paradiso) e artificio (Secondo Paradiso), le cui proprietà emergenti si configurano in proposte di rinascita e riequilibrio per il futuro dell’umanità.
Il libro, promosso da Umberto Vattani e curato da Achille Bonito Oliva e Valentino Catricalà, si presenta come una panoramica interdisciplinare sul progetto, organizzata in diverse macroaree, introdotte da autorevoli figure del panorama culturale e scientifico internazionale: Carolyn Christov-Bakargiev, Massimo Bray, Paolo Naldini, Stefania Giannini, Ruggero Poi, Guido Tonelli, Fortunato D’Amico, Oscar Farinetti, Armona Pistoletto, Anna Zegna, Olga Pirazzi, Carlo Ratti, Michele Cerrut But, Antonio Spadaro, Francesco Monico, Francesco Saverio Teruzzi.
L’opera di Pistoletto viene analizzata come un progetto di “arte a responsabilità illimitata”, ponte tra mondi e discipline, capace di ispirare nuove forme di coesistenza, creatività e sostenibilità.
Attraverso contributi teorici, interviste e testimonianze, Il Terzo Paradiso emerge come un’opera in continuo divenire, un simbolo attivatore di processi, un dispositivo culturale capace di generare azioni concrete in campo sociale, educativo, ambientale e tecnologico. L’arte, in questa visione, non si limita all’espressione estetica, agendo come leva di trasformazione collettiva e rigenerazione etica.
L’OTTIMISMO DEL DRAGO
Viaggio in Vietnam
In un’epoca in cui tutto è stato visto, scoperto, raccontato, sono ancora possibili viaggi magici e viaggiatori incantati? Sembra di sì, leggendo questa sorta di diario di viaggio di Franco La Cecla, che del Vietnam ha vissuto la vivacità quotidiana, i mercati, le campagne, gli incontri, la cucina, una visione del presente e del futuro. Il Vietnam ha vinto la pace, in trent’anni è passato dalla povertà al benessere diffuso, è diventato una delle tigri asiatiche, ha coniugato i diritti della gente con una gestione socialista che non ha paura di aprirsi al mondo. Il racconto in prima persona che ne fa l’autore, a distanza di vent’anni dal suo primo viaggio ad Hanoi e dintorni, ci restituisce l’ottimismo contagioso di un paese al quale sarebbe bene guardare come a un esempio virtuoso perché ha trovato una formula vincente di convivenza civile e crescita economica che ne ha esaltato il “fare società”, nei riti quotidiani, nella filosofia immanente della vita, nel rapporto orgoglioso con la propria storia.
Enigmistica
Anagrammi, barzellette, giochi di parole, indovinelli, enigmi, palindromi, parole crociate, rebus, nonsense, sciarade, scioglilingua: è il mondo di cui Stefano Bartezzaghi conosce ogni sfumatura e di cui ci ha fatto appassionare negli anni attraverso articoli, libri e le tante voci scritte per l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e raccolte in questo volume. Delle numerose declinazioni dell’enigmistica Bartezzaghi rileva ogni aspetto: parte dalle definizioni, ricostruisce le origini e la storia, mostra le varianti, svela i meccanismi, esibisce i virtuosismi, fornendo una ricca bibliografia e tanti esempi per farci innamorare della ricchezza e delle infinite possibilità offerte dalla nostra lingua.
Leone XIV. Cronaca di un’attesa
Il volume “Leone XIV – Cronaca di un’attesa” ripercorre i primi passi del pontificato di Robert Francis Prevost, soffermandosi sul portato del suo provenire dall’ordine agostiniano e indagando la continuità con l’eredità di Bergoglio, in particolare riguardo ai temi della pace, dell’ambiente, del lavoro e del rapporto tra l’uomo e la tecnologia. Vengono esaminati il Conclave e i Novendiali, evidenziando il ruolo del nuovo papa nell’affrontare le sfide globali del XXI secolo con uno spirito di sinodalità e attenzione ai più deboli, in linea con la dottrina sociale della Chiesa. Al volume hanno contribuito il Presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Carlo Ossola, il Direttore Generale, Massimo Bray, lo storico Andrea A. Verardi, lo studioso di Teologia Luca Colacino e il giornalista Stefano Salis.
Tecnologia e società
La tecnologia è un elemento fondamentale dell’evoluzione umana, non solo sotto l’aspetto sociale e culturale, ma anche biologico. Fin dai tempi dell’Encyclopédie, essa è stata intesa come il perfezionamento razionale delle arti attraverso lo studio scientifico. Luciano Gallino ha analizzato i legami tra tecnologia e società, smascherando pregiudizi e paure infondate, pur riconoscendo che le nuove tecnologie, concentrate nelle mani di pochi, pongono sfide inedite. Egli sottolinea che non basta più considerarle semplici strumenti creati dall’uomo: il loro impatto richiede una riflessione più profonda.
Museo contemporaneo
L’evoluzione dei musei, da quelli settecenteschi che celebrano il potere e conservano i patrimoni storici, artistici e archeologici, a quelli del XIX secolo (come il British Museum e il Louvre), nati per educare il pubblico e celebrare i progressi, riflette i cambiamenti sociali e politici nel tempo. Nei secoli successivi, i musei americani, come il Metropolitan, si sono distinti per la loro missione naturalistica e storica, mentre quelli del dopoguerra, come il Centre Pompidou, hanno rispecchiato l’influenza della cultura di massa. Le creazioni contemporanee delle “archistar”, come il Guggenheim di Bilbao, attirano visitatori grazie alle loro forme inusuali. Tuttavia, l’evoluzione porta alla nascita di “musei di sé stessi”, che privilegiano l’autoreferenzialità e l’attrazione turistica rispetto alla trasmissione della cultura e della memoria.
Algida. Il cuore dell’estate dal 1947
Algida. Il cuore dell’estate dal 1947 ripercorre la straordinaria storia del celebre marchio di gelati italiano, dalla sua fondazione nel 1947 fino ai giorni nostri. Attraverso un testo di Giulia Cavaliere, una storia familiare che racconta l’estate italiana, il volume offre uno sguardo approfondito sul percorso di Algida, esplorando come il brand sia diventato un’icona del panorama alimentare italiano e globale, con un impatto culturale e sociale che ha attraversato generazioni. Arricchito da una cronologia dettagliata, il libro segue l’evoluzione di Algida nel contesto del mercato e dei gusti in continuo mutamento, raccontando le tappe principali della sua crescita, dalle prime campagne pubblicitarie ai grandi successi commerciali. L’apparato iconografico, composto da storici cartelloni pubblicitari e spezzoni degli spot televisivi più famosi, testimonia l’evoluzione dell’immagine di Algida, tra innovazione e tradizione. Questo volume celebra non solo il marchio, ma anche l’immaginario collettivo che Algida ha saputo costruire negli anni, diventando sinonimo di estate, convivialità e piccoli momenti di felicità.
Il primo verso
Scoprire la poesia
Le poesie “servono”, “si dicono”, “si ripetono”… Questo ci insegnavano fino a pochi decenni fa, ignorando la meravigliosa e creativa anarchia dell’infanzia, la libertà, l’ingenuità, l’esuberanza, la voglia di esplorare, come se l’inizio della vita fosse un vuoto da riempire, come se le poesie fossero per i bambini ma non dei bambini. Ma poeti, scrittori, educatori, maestri come Rodari, Calvino, Koch, Caproni, Friot, Lodi, Zamponi, Tognolini si sono messi dalla parte dei più piccoli e hanno ascoltato le loro parole, scoprendo che si può essere poeti insieme a loro.